E’ la Penna Nera Astigiana Remigio Durizzotto l’Alpino dell’Anno 2021 tra quelli in congedo.
Il riconoscimento, assegnato fin dal 1974 dalla Sezione ANA di Savona e destinato ad alpini particolarmente distintisi nel campo della solidarietà e del volontariato, ha visto premiare anche l’Alpino in Armi Tenente Valerio Brusotto del Terzo Reggimento Artiglieria Alpina ed assegnare una Menzione d’Onore alla memoria dell’alpino vercellese Carlo Marazzato ed un premio speciale al’81enne Stefano Bozzini.
L’assegnazione del riconoscimento a Remigio Durizzotto rappresenta altresì anche un’ennesima soddisfazione, nell’anno che li ha visti trionfare al Palio, anche per il Borgo San Lazzaro, di cui Durizzotto è stato rettore e membro del direttivo, come giustamente sottolineato in un post Facebook pubblicato sulla pagina del Borgo. Che, a sua volta, Durizzotto ha ringraziato – insieme ai vertici della Sezione ANA, alla sua famiglia e agli amici presenti alla premiazione – in un post pubblicato post premiazione sul suo profilo Facebook.
Nel corso della premiazione – avvenuta ieri mattina presso Albisola Superiore e Albisola Marina nell’ambito di una cerimonia organizzata dal Gruppo Alpini delle Albissole – sono state altresì lette le motivazioni dei riconoscimenti. Di seguito, quella relativa l’Alpino Durizzotto, iscritto della Sezione ANA Asti – Gruppo Serravalle, Sessant, Mombarone.
“Risponde sempre presente alle chiamate di servizi di volontariato organizzati dal Gruppo, o dalla Sezione, e per conto suo, collabora con tante altre associazioni o privati quasi sempre come Alpino. Nel 2021 ha svolto per la Sezione, molte ore di servizio all’hub vaccinale di Asti, e presso la Clinica S. Anna sempre in Asti. Ha dedicato molte ore in occasione di servizi legati alle tappe del Giro d’Italia, per il servizio di controllo del corretto uso della mascherina degli studenti delle superiori. Alla ripresa dei mercati cittadini, per conto del Comune di Asti (tramite la Sezione), ha svolto servizio di controllo mascherine, sanificazione mani e contingentamento ingressi alle aree mercatali. Per la sua parrocchia ha coordinato il gruppo che, durante le cerimonie religiose, contingenta gli accessi in chiesa e sanifica le mani ai fedeli. Tra le altre tante attività, canta in qualità di tenore nel Coro maschile “i Fieuij d’la Douja” (I figli della caraffa) di Asti che non è un coro Alpino, ma nel suo repertorio ha molti canti che si rifanno alla tradizione Alpina. Remigio, oltre alle attività legate alla sua famiglia, ha dimostrato, e dimostra la sua indole Alpina di sensibilità e altruismo, prendendosi cura di persone per lungo tempo. Per elencare tutte le iniziativa dell’Alpino Remigio, fatte negli anni occorrerebbe molto più spazio, perché Lui non lascia trasparire granché di tutto ciò, ma le persone o associazioni che hanno ricevuto del bene da Remigio non lo hanno dimenticato”.
