Ch’ a cousta lon ch’a cousta Viva l’Aousta – ana asti

Ch’ a cousta lon ch’a cousta Viva l’Aousta

Venerdi 26, sabato 27 e domenica 28 ottobre si è svolto ad Aosta il 1° Raduno del Battaglione Aosta, unica Medaglia d’oro al valor militare nella Grande Guerra, e del 1° Raduno della Scuola Militare Alpina.

Hanno avuto luogo due distinte sfilate nella giornata di sabato ed in quella di domenica.

Data la solennità della celebrazione, che rientra nelle manifestazioni per il centenario della Grande Guerra, era presente il Labaro nazionale, simbolo dell’Associazione Nazionale Alpini, dove sono appuntate 216 Medaglie d’oro, per la prima volta portato da una donna, Gloriana Pellissier atleta del Centro Sportivo Esercito pluri-titolata nelle specialità di sci-alpinismo e skyrunning.

Presente tutto il Consiglio direttivo dell’Ana ed il presidente Sebastiano Favero.

Nel pomeriggio di sabato a seguito del Labaro nazionale hanno sfilato il gonfalone della Regione, quello della città di Aosta, quello del Comune di Perloz decorato con la Medaglia di bronzo e via via tutti gli altri, le autorità civili e militari, i reduci e le associazioni combattentistiche d’arma.

Il percorso della sfilata è partito dall’Arco di Augusto rievocando il passaggio del Battaglione Aosta di ritorno dalla guerra nel 1918.

Dopo aver percorso via Sant’Anselmo e via Porta Pretoria è stata deposta in piazza Chanoux una corona d’alloro al monumento del Soldato valdostano. Poi il corteo ha proseguito fino alla caserma Testa Fochi dove è stata letta la motivazione con la quale il Battaglione Aosta fu insignito della Medaglia e deposta una seconda corona.

“Il Battaglione “Aosta”, superando accanita resistenza nemica ed

aspre difficoltà di terreno organizzato a difesa, ascese sanguinosamente

le rupi del Vodice impadronendosi, con altro reparto,

della quota 652, sulla quale con sovrumana tenacia resistette,

senza cedere un palmo di terreno, a terrificante bombardamento,

a ripetuti contrattacchi, a difficoltà inenarrabili (Vodice, 18 – 21

maggio 1917). Nella battaglia della finale riscossa, rinnovando

ancora una volta l’esempio di eroico valore, di spirito di sacrificio,

di serena fermezza degli alpini d’Italia, consacrava alla vittoria

ed alla gloria della Patria il fiore dei suoi alpini che, decimati

ma non domi, intrepidamente pugnavano e cadevano al grido,

rintronante fra il fragore delle armi: “Ch’a cousta l’on ch’a cousta,

viva I’Aousta! “.”

Ricordiamo qui il sacrificio del Battaglione Aosta durante prima guerra mondiale: in pochi giorni di battaglia sui monti Vodice e Solarolo perse 21 ufficiali e 649 Alpini.

La sfilata è proseguita verso la cattedrale per la messa, alle ore 18, mentre alle 21 in piazza Chanoux nonostante la pioggia incessante si sono esibite le fanfare della Brigata Taurinense, quella dei Chasseurs Alpins e la fanfara sezionale valdostana.

In particolare la fanfara della Taurinense ha strappato sonori applausi per il virtuosismo con cui si è esibita oltre che nei classici brani della tradizione alpina anche in esecuzioni veramente appaganti di un repertorio contemporaneo che annovera anche brani rock quali ad esempio ‘We are the Champions’ dei Queen.

La domenica mattina il corteo di circa 2000 alpini si è mosso dall’ingresso principale della Caserma Cesare Battisti fino a piazza Chanoux.

Ancora una donna a reggere il Labaro Nazionale, questa volta l’onore è stato di Dominique Vallet, caporal maggiore capo delle truppe Alpine ed atleta del centro sportivo dell’esercito, mentre Gloriana Pellissier è stata l’alfiere del vessillo per la Valle d’Aosta.

Per moltissimi degli Alpini della sfilata è stata anche l’occasione di rivedere la propria caserma, ed altri luoghi della memoria come l’ameno ritrovo di “Papà Marcel”, praticamente una istituzione dell’alpinità valdostana, e ripensare agli anni della giovinezza.

Tanti gli AUC presenti in occasione del primo raduno della Scuola Militare Alpina.

La “Cesare Battisti” ha aperto le porte anche per far visitare l’area museale allestita in attesa dei lavori di ristrutturazione del sacrario presso la palazzina comando del Battaglione Aosta alla caserma Testa Fochi.

Ch’ a cousta lon ch’a cousta Viva l’Aousta