40°Raduno al Bosco delle Penne Mozze – ana asti

Sabato 3 Settembre, la mattina presto in 23 accompagnati dal nostro Presidente Adriano Blengio, , siamo partiti con destinazione Cison di Valmarino (TV) per recarci al

Bosco delle Penne Mozze, per la posa della targa della Sez. di Asti a ricordo di tutti gli Alpini Astigiani caduti. Si fa tappa dove eravamo attesi per un ricco pranzo ed altrettante bevute di buon Prosecco, ospitati dal figlio del Vice Presidente di Treviso quindi nel primo pomeriggio si riparte per Cison di Valmarino al Bosco delle Penne Mozze .

Arrivati sul piazzale antistante il complesso, davanti al monumento simbolo delle Penne Mozze (Tre penne spezzate inserite in un’unica Nappina), siamo accolti dal presidente del comitato del Bosco delle Penne Mozze Claudio Trampetti e da Angelo Biz presidente della sezione di Vittorio Veneto al quale il Bosco appartiene.

Dopo le presentazioni, saluti e i convenevoli, il nostro presidente Adriano Blengio consegna al presidente del Bosco Claudio Trampetti un assegno di 500/00 € quale riconoscimento per la pulizia, manutenzione e future pose di targhe che ogni Anno vengono aggiunte al memoriale. Per evitare all’indomani la ressa delle persone e poter guardare con calma, valorizzare ciò che riguarda il bosco, iniziamo la visita da me guidata della Montagna monumento, la vista delle 2400 targhe individuali ci porta a subire l’atmosfera di quello che è lo spirito della nostra Associazione Nazionale Alpini, il ricordo di chi è andato avanti e la memoria dei nostri caduti nel paradiso Ci incamminiamo senza abbandonarli rispettando la natura, sui sentieri tracciati ed intitolati ad Alpini Trevigiani decorati di medaglie d’Oro, si sale piano piano, osservando la marea targhe che sembrano poste in modo disordinato in ogni dove, in realtà raggruppate per Comuni di nascita, sul lato destro dello spartiacque quello riservato ai caduti dopo le grandi guerre, una delle prime targhe e di Fiorenzo Dalle Mule, mio compagno di corso del 10°ACS deceduto a causa di valanga “pochi giorni prima del congedo” in servizio di ordine pubblico in Alto Adige, saliamo ora a sinistra verso il crinale della seconda guerra mondiale, si leggono nomi di persone a noi sconosciute, di battaglioni, date e località di battaglie tristemente note per la perdita di tanti Alpini di tutti i Reggimenti, la commozione sale a ogni passo, continuiamo a salire ci appaiono le steli più grandi quelle delle varie associazioni d’arma, di internati. partigiani e del volontariato, ma eccone un’altra a me nota, quella di mio Zio Adriano posta l’Anno scorso, ora la mente corre a quelle località che ricordano storie note dei nostri battaglioni, ci ricordano semplici esecuzione di ordini che sono diventati atti di eroismo per la tenace volontà di eseguirli, tante volte l’abbiamo lette sui nostri giornali, ma essere presenti, vedere, toccare con mano, il groppo sale alla gola, si continua a salire, davanti ci appare la statua della Madonna Addolorata nell’atto di tendere le mani come ogni madre verso il proprio figlio, o sposa al marito, ci raccogliamo davanti ad essa, all’improvviso un Alpino di Aosta intona un canto, lo ascoltiamo in silenzio riverente ed in silenzio proseguiamo la visita, mentre sento in me e vedo sui volti dei compagni la commozione, saliamo sino al pennone dell’alzabandiera, proseguiamo in leggera discesa per un breve tratto sino al grande Crocefisso ligneo a guardia del Bosco, come una sentinella e punto di osservazione panoramico del Bosco sovrastante il piazzale, all’improvviso ci assale il profumo dei ciclamini di montagna, in piena fioritura che nascono spontaneamente su questo versante del monte esposto a sud Ovest, le targhe sembrano se è possibile ancora più fitte, ecco ora capisco l’idea  e l’intenzione dell’ideatore Mario Altarui che volle il Bosco “un luogo di rispetto e ricordo con un albero e una stele individuale a memoria di ogni Alpino. Al mattino presto risaliamo al Bosco ad assistere alla cerimonia tradizionale della prima domenica di Settembre in ricordo degli Alpini caduti.

 Notiamo subito la grande affluenza Alpini giunti da ogni parte d’Italia iniziando dalla lontana Paganica frazione di Aquila “ Fraternamente legata alla sez. di Vittorio Veneto per la donazione di una casa di 400 Mt. calpestabili, adibita a posto di primo intervento per unita coronariche e distretto sanitario. dopo il recente terremoto dell’Abruzzi”, per non contare dei vari Vessilli delle sezioni dalla Toscana, della Liguria,Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e del Triveneto, un’infinità di gagliardetti (Tra i quali anche cinque della nostra Sezione).

Dopo l’Alzabandiera, gli onori al Labaro e ai Caduti, la deposizione della corona al monumento simbolo del Bosco, il Consigliere Nazionale Cesare Lavizzari accompagnato dal presidente del Bosco ClaudioTrampetti, il Sindaco di Cison di Valmarino Cristina Pin ed il presidente di Sez. di Vittorio Angelo Biz, hanno scoperto sull’albero le targhe delle quattro Sez. A.N.A. di Aosta, Asti, Bolzano e Padova, a cui erano affiancati i presidenti delle rispettive Sez., alle quali quest’anno è stato concesso di porvi la targa a ricordo dei propri caduti, albero riservato a tutte le Sez. degli Alpini.

Dopo la Santa Messa e prima della locuzione ufficiale da parte del Consigliere Nazionale Cesare Lavizzari, sono risuonati i dieci rintocchi della campana, in un silenzio parlante, toccante, vedo molti volti rigati di lacrime, a ricordare tutti gli Alpini caduti in guerra o a causa di servizio militare, campana la quale come ogni sera all’Ave Maria nel silenzio e solitudine si ripete. Sul finire della cerimonia e stata posta l’ultima targa individuale quella 2401 dell’Alpino Giuseppe Pilat deceduto il 8 Gennaio 1966 a Udine in servizio.

 Qui termina la parte ufficiale dopo i saluti al Consigliere Nazionale Cesare Lavizzari, ai presidenti Trampetti, Biz e varie autorità presenti ci commiatiamo Per proseguire nel viaggio di ritorno con sosta a Valdobbiadene per il pranzo ospitati dalla Sezione. e una visita veloce al centro storico di Asolo, si torna con molto dispiacere a casa, ripromettendoci di non mancare il prossimo anno, magari con più giorni, per onorare la nostra targa, ma anche per consolidare l’amicizia nata con i nostri fratelli Alpini.

 

LORENZO DURANTE

Il video della manifestazione è visibile qui: http://www.youtube.com/watch?v=dsvberBL5Ow
Il video è stato
realizzato da "Televallassina"