Domenica 22 luglio si è svolta a Montechiaro d’Asti la celebrazione per l’85° anniversario della fondazione del Gruppo Alpini della bella località monferrina.

Montechiaro fu fondato il 19 marzo del 1200; novantasette uomini dei borghi di Piesenzana, Mairano e Maresco giurarono fedeltà nelle mani del Podestà di Asti ed ottennero la cittadinanza astese ed il permesso di fondare la villa nova di Montechiaro. Passò poi agli Orleanesi, che mantennero la giurisdizione su Montechiaro fin quando questo feudo entrò nel Ducato Sabaudo.

Il toponimo, documentato fin dal 1211 come “Monteclaro”, riporta direttamente a MONS CLARUS, che sta per ‘monte spoglio d’alberi’ o secondo altri per ‘monte caratterizzato dalla bianchezza del terreno’. La località sorse appunto nel 1200 quando si rese necessario creare un centro fortificato per difendere il territorio astigiano dagli aggressori.  Il feudo fu sempre legato alle vicende storiche del comune di Asti in lotta con il Monferrato: quando nel XIV secolo il capoluogo perse l’autonomia assoggettandosi al dominio dei Visconti, altrettanto accadde per tale località. Rimase sotto la potestà dei signori milanesi fino a quando questi la assegnarono in dote alla futura sposa di Luigi d’Orléans, Valentina. Sulla piazza che conclude la via principale si erge la settecentesca parrocchiale di Santa Caterina dalla facciata in cotto, curvilinea nella parte superiore e con uno spazio di ingresso leggermente sopraelevato nella parte inferiore. Nel battistero di questa chiesa fu battezzata nel 1752 la nonna di Don Bosco “Domenica Bossone”.

Numerosa la presenza degli Alpini che hanno sfilato per le vie del paese tra un festoso sventolio di bandiere tricolori. Apertura solenne presso il monumento ai caduti per l’Alzabandiera e la deposizione di una corona d’alloro alla presenza di sua Eccellenza il Vescovo di Asti  Monsignor  Ravinale, del Presidente della Provincia Marco Gabusi, del Presidente della Sezione A.N.A. di Asti Fabrizio Pighin e del Sindaco di Montechiaro Paolo Luzi nelle sue funzioni di padrone di casa.

Come tradizione ha suscitato profonda commozione la cerimonia dell’Alzabandiera, a cui è seguito con altrettanta partecipazione il rituale dell’Onore ai caduti, accompagnato dalle toccanti parole del Vescovo Monsignor Ravinale.

Il corteo ha poi proseguito il percorso facendo sosta per un saluto agli ospiti della Casa di Riposo, dove la banda musicale “L’Aurora” di Piovà Massaia ha eseguito alcuni coinvolgentii brani di circostanza.

Particolarmente significativa la presenza in corteo del gruppo giovane di musici e sbandieratori  di Montechiaro che hanno dato vita a pregevoli esibizioni a lungo applaudite dal pubblico presente e dei bambini delle scuole che hanno sventolato gioiosamente per le vie del paese il bel drappo tricolore.

Alle 11 presso la Chiesa di Santa Caterina ha avuto luogo la Santa Messa in ricordo dei caduti di tutte le guerre con la sentita partecipazione dei convenuti.

Molto nutrita la partecipazione dei gagliardetti Alpini arrivati in paese oltre ai vessilli del Gruppo dei Combattenti e Reduci di tutte le guerre, dei Carabinieri in congedo, dell’aeronautica, dei Bersaglieri e, AVIS e Croce Verde. Un grazie a tutti.

A conclusione della sfilata, nella Piazza del Municipio, si è proceduto ad un omaggio alla memoria dei Caduti,  a seguire le allocuzioni delle autorità presenti ed un garbato intervento della Madrina del Gruppo di Montechiaro, Caterina Perotti , che è anche stato occasione per ricordare con affetto e commozione il “vecio” Luigi Perotti  “andato avanti” un anno fa.

Il solenne cerimoniale dell’Ammainabandiera ha concluso l’ufficialità della cerimonia.

Al termine del protocollo  istituzionale, spazio al tradizionale rancio alpino a cura della Pro Loco di Montechiaro.

E per concludere in bellezza la Super Tombola organizzata dal Gruppo “Noi con gli Alpini” che ha distribuito premi ai più fortunati….

Arrivederci Amici di Montechiaro un grazie di cuore  e sempre Viva gli Alpini !